Presentato libro: "Una città di minatori"
LAZZARO: Presentato il libro
“Una città di minatori” di Saverio Verduci
Si è svolta venerdì 11 dicembre, alle ore 17:30, presso la Sala Convegni del Villaggio Magna Grecia di Lazzaro, la presentazione del libro “Una città di minatori. La storia dei minatori del Comune di Motta San Giovanni” di Saverio Verduci (Disoblio Edizioni), promossa dall'Associazione Eureka, dalla Biblioteca Auxesia e dalla Pro Loco di Motta San Giovanni, con il patrocinio del Comune di Motta San Giovanni e della Provincia di Reggio Calabria. Alla presentazione, oltre agli enti e alle associazioni promotrici dell'evento, sono intervenuti: Paolo Laganà (Sindaco di Motta San Giovanni), Carmela Latella (Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione di Motta San Giovanni), una delegazione del Comune di Troina composta dall'assessore alle politiche sociali Giuseppe Macrì, dal prof. Basilio Arona e dal dott. Silvano Previtera, l'Associazione Minatori Mottesi, la Rivista Cesar, i poeti Gianni Favasuli e Ciccio Alampi, Ercole Alampi, i musicisti Ninello Verduci e Totò Surace, l'artista Irene Sitibondo, Armido Cario (Storico, Meridionalista, Membro del Centro di Ricerca sulle Migrazioni), Salvatore Bellantone (Editore), Saverio Verduci (Autore del Libro).
Il sindaco Paolo Laganà ha sottolineato come il pregio di Saverio Verduci sia la capacità di trasmettere con grande semplicità il lavoro di ricerca attraverso documenti, memorie e archivi riguardanti la storia della comunità di Motta San Giovanni, storia che a detta dell'assessore Carmela Latella va custodita da ognuno di noi e studiata nelle nostre scuole.
Nel suo libro, ha affermato l'assessore Giuseppe Macrì, Saverio Verduci racconta storie di lavoro, di emigrazione, di sacrifici, di dolore, di morte ma anche di speranza nel domani e di desiderio di riscatto che ha riguardato i minatori di Motta San Giovanni ma anche i minatori troinesi. Per questo motivo andrebbe avviato e sostenuto un gemellaggio tra i due Comuni, che alla luce della tragedie troinesi, fanno parte della medesima comunità. Dello stesso Parere il prof Basilio Arona, che propone un gemellaggio della solidarietà, come testimonia il libro dell'autore, un libro pieno di ricordi belli e dolorosi ma anche testimonianza della grande amicizia che i minatori mottesi e troinesi stringevano tra di loro nelle miniere. Recuperare e tramandare ai poster queste storie, ha detto il dott. Silvano Previtera, è recuperare e mantenere identità, che oggi svanisce quotidianamente per effetto della globalizzazione, e che invece è la risorsa basilare per costruire il proprio futuro. Ma tale futuro va costruito assieme tra mottesi e troinesi.
Dopo una pausa di carattere artistico in cui Gianni Favasuli e Ciccio Alampi hanno recitato i loro versi in ricordo dei minatori mottesi, in cui Ninello Verduci e Totò Surace hanno cantato alcuni brani ispirati all'emigrazione degli anni del dopoguerra e in cui l'artista Irene Sitibondo ha donato alla comunità mottese l'opera “Le Cernitrici”, lo storico Armido Cario ha spiegato il lavoro certosino svolto da Saverio Verduci nel ripercorrere la storia dei minatori di Motta San Giovanni, offrendo ai lettori, storici e non, uno strumento utile per avere un quadro d'insieme della vicenda di questi operai e delle loro comunità. L'editore Salvatore Bellantone ha chiarito come il libro “Una città di minatori” sia un'opera importante perché racconta pagine della storia d'Italia che molti non conoscono e che invece andrebbero studiate in qualunque scuola della penisola, perché sono queste le pagine veritiere della storia del nostro paese.
L'autore, Saverio Verduci, dopo aver ringraziato i presenti, le autorità e quanti hanno contribuito per la realizzazione del libro, ha illustrato la composizione dell'opera mediante delle immagini inedite ed esclusive, sottolineando l'immensa mole documentaria contenuta nel testo, riguardante diverse sfaccettature del lavoro dei minatori mottese nelle miniere d'Europa.
Accesa infine la lanterna della Disoblio, il presidente dell'Associazione Minatori Mottesi ha omaggiato Saverio Verduci di una pergamena realizzata per l'occasione, simbolo dell'immensa gratitudine della comunità di minatori di Motta San Giovanni, di ieri e di oggi, perché con il suo libro “Una città di Minatori” finalmente si ricordano le pagine importanti della nostra storia.