UNA VILLA BARONALE NELLA VECCHA CONTRADA SPINASANTA DI LAZZARO
Nell’attuale zona di Via Motta un tempo Rione Spinasanta, percorrendo per una breve distanza la strada del vecchio bivio per Motta San Giovanni, è possibile vedere la villa baronale Spinelli-Rizzuti oggi Lucisano situata in un latifondo di grandi dimensioni che fino agli ’50 e ’60 del secolo scorso ha costituito un luogo importante per lo sviluppo economico del nostro territorio.
Dall’analisi dei dati storici è emerso che l’intero fondo sul quale è stata edificata la preziosa costruzione architettonica apparteneva alla nobile famiglia aristocratica napoletana dei Grimaldi che già dal XVIII sec. faceva sentire la sua influente posizione nella vita sociale ed economica dell’intera regione.
Esaminando e studiando i dati emersi dall’analisi di alcuni preziosi documenti in merito a questa villa, risulta un progetto redatto in data 8 Novembre 1924 a firma del Perito Ferdinando Pareti per la costruzione di un fabbricato di proprietà delle sorelle Spinelli Vittoria, Caterina ed Antonia fu Giuseppe nella tenuta delle stesse sita in Lazzaro del Comune di Motta San Giovanni.
Alla presentazione dello stesso progetto seguì una distinta richiesta di approvazione inoltrata dall’Ufficio di Reggio Calabria dell’Intendenza di Finanza al Corpo Reale del Genio Civile-Ufficio Speciale per i servizi tecnici del terremoto di Reggio Calabria datata 24 Aprile 1925 nella quale si chiedeva espressamente che venisse presa in esame tale pratica edilizia con la relativa approvazione.
Il Corpo Reale del Genio Civile-Ufficio Speciale per i servizi tecnici del terremoto di Reggio Calabria esaminò la pratica in data 16 Luglio 1926.
Il progetto originale prevedeva la costruzione di un fabbricato di civile abitazione a due piani.
Tale costruzione, secondo sempre quanto riportato dalle planimetrie allegate al progetto stesso, è stata realizzata molto probabilmente adiacente ad un altro edificio pre-terremoto 1908 e probabilmente di origini settecentesche ad un unico corpo di fabbrica ristrutturato parallelamente ai lavori di edificazione della stessa.
Parallelamente al progetto stesso della villa, ne furono presentati altri per la costruzione di una serie di edifici adibiti per la produzione terziaria secondo l’economia del tempo e a case coloniche sparse anche al di là della Fiumara Oliveto.
Nel 1987 proprio in questa villa, furono girate alcune scene tra le più importanti del film “Un ragazzo di Calabria” per la regia e la sceneggiatura del Maestro Luigi Comencini con un cast formato da Diego Abatantuono, Santo Polimeno, Thérèse Liotard, Giada Faggioli, Gian Maria Volonté, Enzo Ruoti, Jacques Peyrac.
Prof. Saverio Verduci
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