Trasporto in equilibrio sulla testa


In passato, a Lazzaro e non solo, era normale vedere delle donne che trasportavano in equilibrio sulla testa le merci più svariate: pane, acqua dentro "bumbuli" o vasi, fascine di legna, "gistre" ripieni di frutti, e tanto altro. Tra la testa e il bene da trasportare si interponeva una "girranda" cioè una striscia di stoffa o fibre vegetali, arrotolata a forma di toro (ciambella) che costituiva una base morbida e stabile per facilitare l'equilibrio durante il trasporto e per proteggere la testa.

Nelle foto sottostanti sono ritratte Filomena Alampi  aituata dalla figlia Bianca Cozzupoli a mettere "an testa nu baglhiolu" così si diceva. Davanti Teresa Ambrogio (meglio conosciuta come Sinedda) proprietaria del bar di Sant'Elia-Lazzaro ormai chiuso.


Foto fornite da Tiziana Cozzupoli