Forno costruito nel 1960 a Paolia
Forno realizzato nell'anno 1960, da Vincenzo Crea detto "U Mulinaru", costruito artigianalmente con mattoni refrattari e argilla. Detto forno è corredato di rastrello per raccogliere la brace, di pala per infornare e sfornare il pane e di scovolo "u scupulu o scrupulu" realizzato da un bastone con degli stracci legati all'estremità, necessario per togliere la cenere dal forno e bagnato nell'acqua per abbassare la temperatura interna. Gli ultimi due famosi per il detto "u scupulu 'ngiuria a pala": lo scovolo sempre annerito dice alla pala che è sporca. La bocca del forno viene chiusa da un portello di legno e lamiera detto "praca".
Il manufatto è sito a margine della fiumara di San Vincenzo in una casetta vicino le abitazioni di Paolia primo, ed è di proprietà dei coniugi Romano Giuseppe e Benedetto Angela.
Il forno serviva, ogni dieci giorni circa, per la cottura del pane fresco e ricotto necessario per il sostentamento della famiglia. Si usava anche per la cottura dei dolci pasquali i "cudduraci" e natalizi i "petrali".
Carmelo Romano.
Foto di Carmelo Romano