La bettolina tedesca a Lazzaro vista da Francesco Turano
Foto di Francesco Turano che scrive:
il relitto nota ai subacquei e alla popolazione locale come bettolina tedesca. Perché di bettolina si tratta e la nazionalità è certa grazie ai testimoni oculari che ancora raccontano del suo affondamento alla fine dell’ultima guerra.
Ricordo le prime immersioni sul relitto di questa piccola nave, di cui ancora si ignora il nome, poggiato sul fondo sabbioso tra i 38 e i 45 metri di profondità e posto parallelo alla riva sui fondali subito profondi antistanti la spiaggia di Lazzaro (paese al confine meridionale dello Stretto di Messina, a pochi chilometri da Reggio Calabria). Le strutture dello scafo, fino a pochi anni fa, erano completamente colonizzate da tunicati, spugne, medrepore e anellidi policheti: tantissimi limoni di mare ricoprivano la prua e le fiancate esposte verso la profondità; e nelle zone d’ombra, create dall’inclinazione dello scafo verso il fondo, nutrite colonie di madrepore svelavano i loro colori solo sotto la luce del faro, aprendo i loro polipi per la cattura di piccoli animaletti del plancton....